sabato 31 marzo 2012

Risotto alla Barbera e pecorino.




Che i vini piemontesi siano la mia passione è ormai cosa nota, probabilmente per le mie origini.E cosa arcinota anche per chi mi conosce o segue attentamente il blog che uno degli elementi gastronomici che più mi stuzzica è il riso con le sue molteplici varianti e preparazioni.
Il risotto rimane comunque a parer mio il modo più gustoso per poter assaporare questo cereale e direi...anche il più fantasioso.
La ricetta che propongo oggi, unisce tutti questi elementi che unendosi con altri, vanno a formare un piatto davvero delizioso e secondo me ottimo per un pranzo domenicale in cui magari si è più propensi a scoprire nuovi sapori e a dedicarsi a nuove preparazioni ai fornelli.
Passo quindi a fornire quella che è la semplice lista degli ingredienti.

Riso ( Carnaroli sarebbe il top )
1 cipollotta rossa
un bicchiere di Barbera
60 gr di pecorino ( io ho usato quello toscano )
olio extravergine d'oliva
un pò di brodo

Guardate, la preparazione è davvero molto semplice e direi anche veloce ma la resa è da ristorante!
Versate un filo di olio in casseruola e fatevi soffriggere la cipollotta rossa senza bruciarla ( come trucco utilizzate un goccino di acqua insieme all'olio, questo non permetterà alla cipolla di scurirsi troppo ) poi fatevi rosolare anche il riso per 2 minuti al massimo.
Intanto preparate il brodo ( utilizzando anche un dado.Non facciamo gli estremisti, cucinare deve essere un piacere).
Quando avete tostato il riso ( oh amici, le quantità dipendono da quanti si siedono a tavola ovvio ) versate a sfumare un abbondante bicchiere di Barbera. Anche qui, lasciate asciugare un po e continuate la cottura del risotto con il brodo.
A due minuti dalla fine della cottura unite quasi tutto il pecorino e fate mantecare.
Spegnete quindi la fiamma e lasciate riposare con il coperchio per 2 minuti.
Impiattate e cospargete con il restante formaggio nei piatti dei commensali.
Risultato garantito!!!!    La Barbera donerà uno spunto acido ma il formaggio con la sua rotondità, riporterà subito i sapori nella giusta direzione e ...le vostre papille gustative con loro.

Neanche a dirlo, berrei una buona Barbera in abbinamento.

venerdì 30 marzo 2012

Dovute scuse!!!

Mi scuso con i lettori del blog ma per "motivi contingenti" il post è stato rimosso.Mi farò perdonare.

                                                                                                          Vostro ValentinoMazzola

Kinder...in da house.

Mi scuso con tutti i lettori del blog ma il post è stato rimosso. Mi farò perdonare prestissimo!

Vostro ValentinoMazzola

martedì 27 marzo 2012

Ma...che Sloooow Food !!!

Domenica a pranzo ho finalmente ri-avuto il piacere di portarmi in quel di Forlì ( sempre accompagnanto ovviamente) per il tanto agognato e per sempre troppe ragioni rimandato incontro con il mio amico Geppe e la sua accompagnatrice ( non nel senso di Escort) AmbraLisa e ...ho piacevolmente constatato delle belle novità nell'avanzamento di quello che sarà il Bed and Breakfast che promette di sovvertire le regole dell'ospitalità e del turismo nella provincia romagnola.
Ma in attesa di ritrovarlo ormai completato, di scoprirne finalmente il nome e poterne quindi usufruire, il neo imprenditore,nonchè sommelier,nonchè amico mio ( questo è il titolo più prestigioso) si è cimentato nella preparazione di quello che verrà ricordato come il solo è originale evento Slooooow Food dell'anno 2012...il pranzo più lento che si ricordi a memoria d'uomo.
Forte dell'esperienza maturata in anni di lavoro nel campo della ristorazione e avente come spalla un grande ottimismo il Geppe si è profuso in una doppietta di pesce che non ha lasciato sicuramente indifferenti i commensali.
Un pacchero con sugo di canocchie ( cicale di mare per l'Italia intera ), pendolini e zucchine, nonchè una coda di rospo sepolta da patate e pomodorini, il tutto accompagnato dal pane alle noccioline preparato dalla sua dolce metà....buonissimo.I vini era quelli del Filippo. ( S.Lorenzo in Scanno).
Ma la caratteristica predominante del desinar è stata la lentezza che ha accompagnato il tutto.
Inizio pranzo ore 13.00 circa, fine della festa intorno alle 16.15, non male direi ma nella media se conosceste i tempi estremamente rilassati del cuoco.
Con piena felicità inserisco qualche foto della giornata e vi invito a visitare il blog dedicato alla casa e in parte anche alla cucina dell'Annalisa http://www.zuppadellacasa.blogspot.it/






sabato 24 marzo 2012

La classe non è acqua...

...è Champagne !
Dovreste capire, amici cari, che piacere immenso mi dona l'essere incoerente, specialmente se tale difetto o pregio che pensar si voglia, lo esprimo nel campo che a me risulta tra i più congeniali e cioè l'enogastronomia.
Soltanto pochi giorni or sono mi ero burlato dei cugini d'oltralpe, mirabolando sui nostri spumanti made in Franciacorta a discapito dei forse più famosi metodi classici francesi ( a quanto pare me ne burlo ancora!!) e ora invece sono qui a raccontarvi di un'esperienza straordinaria vissuta mercoledì sera all'ombra dell'Arco Augusteo della città Malatestiana.
I complici di questo "delitto perfetto" compiuto presso il ristorante "dallo Zio" sono l'instancabile Enrica e il di lei marito lo Chef Giuliano che con organizzazione perfetta hanno offerto ai loro ospiti una serata degna del "Mesclun" di Cannes.
Un'ambiente accogliente e informale hanno fatto da sfondo ad una degustazione di cucina di mare, preparata e servita con maestria ed eleganza e letteralmente "annaffiata" da un nettare dell'enologia mondiale, lo Champagne Bollinger " Special Cuvée".


I visi "eccitati" dallo champagne dei fortunati commensali venivano poi letteralmente "massaggiati" dalla morbidezza della selezione di ostriche della Normandia ( curata personalmente dai proprietari: Belon du Belon, Perla Nera, Viet e Special Gillardeau).
Non ho altro da aggiungere su quella che sicuramente è stata una serata da ricordare in attesa che questi splendidi organizzatori ci delizino preparandone un'altra.
Qui sotto, come di rigore, trovate i link per poter approfondire a dovere ciò che indegnamente ho cercato di esporvi  (come sono modesto oggi).

http://www.osteriadeborg.it/

http://www.champagne-bollinger.com/

La classe non è acqua...

...è Champagne !
Dovreste capire, amici cari, che piacere immenso mi dona l'essere incoerente, specialmente se tale difetto o pregio che pensar si voglia, lo esprimo nel campo che a me risulta tra i più congeniali e cioè l'enogastronomia.
Soltanto pochi giorni or sono mi ero burlato dei cugini d'oltralpe, mirabolando sui nostri spumanti made in Franciacorta a discapito dei forse più famosi metodi classici francesi ( a quanto pare me ne burlo ancora!!) e ora invece sono qui a raccontarvi di un'esperienza straordinaria vissuta mercoledì sera all'ombra dell'Arco Augusteo della città Malatestiana.
I complici di questo "delitto perfetto" compiuto presso il ristorante "dallo Zio" sono l'instancabile Enrica e il di lei marito lo Chef Giuliano che con organizzazione perfetta hanno offerto ai loro ospiti una serata degna del "Mesclun" di Cannes.
Un'ambiente accogliente e informale hanno fatto da sfondo ad una degustazione di cucina di mare, preparata e servita con maestria ed eleganza e letteralmente "annaffiata" da un nettare dell'enologia mondiale, lo Champagne Bollinger " Special Cuvée".


I visi "eccitati" dallo champagne dei fortunati commensali venivano poi letteralmente "massaggiati" dalla morbidezza della selezione di ostriche della Normandia ( curata personalmente dai proprietari: Belon du Belon, Perla Nera, Viet e Special Gillardeau).
Non ho altro da aggiungere su quella che sicuramente è stata una serata da ricordare in attesa che questi splendidi organizzatori ci delizino preparandone un'altra.
Qui sotto, come di rigore, trovate i link per poter approfondire a dovere ciò che indegnamente ho cercato di esporvi  (come sono modesto oggi).

http://www.osteriadeborg.it/

http://www.champagne-bollinger.com/

martedì 20 marzo 2012

Tonno...di bosco!




Probabilmente sarete stufi anche voi di mangiare il filetto di tonno sempre nei soliti modi.
Sia che decidiate di cucinare a casa oppure che vi rechiate al ristorante, nella stragrande maggioranza dei casi preparerete o vi prepareranno un piatto di tonno alla piasta, magari con riduzione di aceto balsamico, o il filetto in camicia di semi di sesamo o più semplicemente sulla griglia, al sale grosso.
Intendiamoci...tutte validissime ricette, ma oggi vorrei proporvene una nuova, cucinata da me l'altra sera e gustata con somma felicità anche dalla mia dolce metà.
Potremmo davvero chiamare questa preparazione TONNO DI BOSCO e ora capirete il perchè.

Ingredienti per 2 capocce.


Una bella fetta di filetto di tonno...diciamo  spessa 3 cm.
un fascio di asparagi verdi
funghi porcini ( la quantità a seconda di quanto vi piacciono, a me fanno impazzire e uso quelli surgelati a pezzi)
sale e pepe.

La semplicità di questa ricetta vi lascierà il tempo di potervi gustare un bicchiere di spumante in compagnia mentre i fornelli lavorano.Io ho aperto e poi finito durante la cenetta, un Berlucchi Cellarius vendemmia 2002 ( appena in tempo eh!).
Tagliate a tocchi grandi il tonno e mettelo da parte, bollite per 5-6 minuti gli asparagi e poi tagliateli in 4-5 pezzi escludendo la parte piu' estrema, troppo dura per la ricetta.
Se usate anche voi i funghi surgelati abbiate l'accortezza di farli andare in padella per almeno 15 minuti con un filo d'olio e con il coperchio.
Ora, quando i porcini sono belli morbidi, unite gli asparagi a pezzi e fate rosolare insieme per altri 5 minuti poi aggiungete il tonno a tocchi e fate cuocere senza rendere il pesce troppo asciutto, aggiustate di sale e macinate un bel po di pepe nero prima di servire.
Buon appetito e ...fatemi sapere se vi è piaciuto.

Qui, per i curiosi, lascio il link della cantina Berlucchi, oro italiano!...ma dove devono andare i francesi!!!???
http://www.berlucchi.it/

Guardate nei video a lato come preparano il tonno-sushi.

Tonno...di bosco!




Probabilmente sarete stufi anche voi di mangiare il filetto di tonno sempre nei soliti modi.
Sia che decidiate di cucinare a casa oppure che vi rechiate al ristorante, nella stragrande maggioranza dei casi preparerete o vi prepareranno un piatto di tonno alla piasta, magari con riduzione di aceto balsamico, o il filetto in camicia di semi di sesamo o più semplicemente sulla griglia, al sale grosso.
Intendiamoci...tutte validissime ricette, ma oggi vorrei proporvene una nuova, cucinata da me l'altra sera e gustata con somma felicità anche dalla mia dolce metà.
Potremmo davvero chiamare questa preparazione TONNO DI BOSCO e ora capirete il perchè.

Ingredienti per 2 capocce.


Una bella fetta di filetto di tonno...diciamo  spessa 3 cm.
un fascio di asparagi verdi
funghi porcini ( la quantità a seconda di quanto vi piacciono, a me fanno impazzire e uso quelli surgelati a pezzi)
sale e pepe.

La semplicità di questa ricetta vi lascierà il tempo di potervi gustare un bicchiere di spumante in compagnia mentre i fornelli lavorano.Io ho aperto e poi finito durante la cenetta, un Berlucchi Cellarius vendemmia 2002 ( appena in tempo eh!).
Tagliate a tocchi grandi il tonno e mettelo da parte, bollite per 5-6 minuti gli asparagi e poi tagliateli in 4-5 pezzi escludendo la parte piu' estrema, troppo dura per la ricetta.
Se usate anche voi i funghi surgelati abbiate l'accortezza di farli andare in padella per almeno 15 minuti con un filo d'olio e con il coperchio.
Ora, quando i porcini sono belli morbidi, unite gli asparagi a pezzi e fate rosolare insieme per altri 5 minuti poi aggiungete il tonno a tocchi e fate cuocere senza rendere il pesce troppo asciutto, aggiustate di sale e macinate un bel po di pepe nero prima di servire.
Buon appetito e ...fatemi sapere se vi è piaciuto.

Qui, per i curiosi, lascio il link della cantina Berlucchi, oro italiano!...ma dove devono andare i francesi!!!???
http://www.berlucchi.it/

Guardate nei video a lato come preparano il tonno-sushi.

domenica 18 marzo 2012

Salmone...all'arancia gialla

Domenica sera...una giornata passata per metà a lavorare e per metà ad oziare con la mia dolce metà, ed in mezzo alle due pratiche un pit-stop ai fornelli, per regalarsi un buon pranzetto di pesce, ideato dal sottoscritto ma cucinato alla perfezione dal mio sous-chef casalingo.
E allora, visto l'avvicinarsi dei primi caldi e specialmente delle prime giornate assolate, in cui fa piacere mangiare un piatto gustoso ma allo stesso tempo leggero...e colorato, vi presento oggi una piccola ricetta, semplice semplice, per poter preparare un'antipasto di mare che di sicuro vi conquisterà.
SALMONE ALL'ARANCIA GIALLA.

Occorrente per 2 persone 


1 confezione di salmone affumicato ( io prediligo quello selvaggio dell'Alaska) da 100 gr
1 arancia gialla
1 cipollotta di tropea
pepe e olio extra vergine di oliva

Il tempo di preparazione di questo piatto è davvero irrisorio , preparate il tutto almeno 30 minuti prima di servirlo in modo da stemperare il salmone e lasciare che gli ingredienti donino il giusto contrasto alla ricetta.
Quindi...stendete le fette di salmone su un piatto da portata, copritele parzialmente con delle sottili fette di arancia privata della scorza, affettate una cipollotta di tropea e ed cospargete con essa il pesce...poi...una bella macinata di pepe e un giro di olio extra....pronto!
Vedrete che anche i commensali più esigenti apprezzeranno il sapore e la fantasia del piatto.



Io ho accompagnato questo semplice antipasto con uno Chardonnay del Rubicone della cantina San Lorenzo in Scanno, seppur con 14 gradi è un vino che non copre anzi esalta i profumi del salmone e dell'arancia...provate.
Qui di seguito il link della cantina.http://www.burioli.it/

mercoledì 14 marzo 2012

Problemi...d'Alimentazione.

Certo, leggendo il titolo e trovandoci in un blog che tratta di cucina e di tutto l'universo che intorno ad essa ruota, tutti sarebbero portati a pensare che quest'oggi il sottoscritto abbia deciso di argomentare su uno dei problemi che affligge la nostra epoca...invece no.
L'alimentazione di cui parlo è quella del mio pc portatile dal quale a giorni intermittenti e a caso vi parlo di tutto quello che mi capita di assaggiare o testare in ambito enogastronomico.
Ebbene amiche ed amici, mentre vi scrivo singhiozzando e sperando di riuscire a terminare il post prima del termine della batteria ( già scarica di suo)  già con la testa mi trovo al Media Word e mi vedo vagare come uno zombie ignorante in cerca di un commesso...che non c'è...a cui fare l'ennesima domanda e con il quale fare l'ennesima figura.
Fatemi dare, ogni tanto, palese dimostrazione del cinismo che pervade il mio animo e non ve la prendete, suvvia!
Non è solo di questo che volevo informarvi ( potrebbe anche lasciarvi indifferenti...in effetti) ma intendevo brevemente presentarvi una facile ricetta per ottenere un'alternativa alla solita SALSA VERDE ( il famigerato bagnetto) da poter sfruttare in caso di bolliti o carni potenzialmente non saporitissime di loro.
Prendete carta e penna.


Igredienti:


Prezzemolo
Aglio
Capperi
Olive verdi ( snocciolate, se poi usate le taggiasche...beh che ve lo dico a fare)
Pomodori secchi sott'olio ( scolati bene) 
Il segreto: un po di aceto bianco
Olio Extra d'oliva









Il procedimento è di quelli davvero semplici.Prendete il tutto e mischiatelo! STOP
Si vabbè dai, ovviamente io abbonderei in pomodori secchi e olive verdi tritate grossolanamente con un coltellaccio da serial killer mentre fate particolarmente attenzione a dosare l'aceto ....poco poco poco..., 3 belle acciughe basteranno alla causa così come un'acceno minimo di aglio. Andate sereni con i capperi ( sotto sale, sciacquati) e ...via di prezzemolo!
Avrete notato la totale assenza dl tonno inoltre, altra particolarità di questa salsa alternativa.
Per finire un invito ai lettori.
Se vi piace il blog...fatemelo sentire...capire...insomma esprimete la vostra gioia che avete nel cuore!
No...non sono diventato un predicatore protestante americano...vi chiedo solo di darmi quella spinta...con la vostra piccola partecipazione. Fermo restando che tutti i super contributi ( vedi Romi, il Matto e compagnia cantante) sono ben accetti!
Alla prossima gente.

domenica 11 marzo 2012

Storia triste di un ... coupon.



Di solito non aggiorno mai il blog durante il fine settimana, un po perchè preso da altri impegni ma specialmente poichè ho scoperto che la maggior parte di voi, amici lettori, ama leggere questo mio diario enogastronomico...e non solo, specialmente dal luogo di lavoro, ufficio o negozio che esso sia.
Ora , con buona pace di tutti i vostri datori di lavoro, ho però deciso di raccontarvi questa mia esperienza finchè è ancora fresca nella mia mente e ...affinchè ( notate che padronanza e che virtuosismi linguistici) niuno di voi abbia in futuro modo di sperimentarne le forti delusioni.
Cercherò di non usare i nomi originali dei protagonisti di questo racconto dell'orrore per evitarmi superflue spese legali, ma i più aggiornati e scaltri di voi ( tutti ne son sicuro, d'altronde siete lettori del mio blog) sicuramente riconoscerà vittima ed assassino.
Decidevo 3 giorni or sono di acquistare un coupon ( tagliando di partecipazione ) di un'oramai famosissimo sito( penso il più famoso in assoluto) , cosa per me abbastanza hard visto che solamente da 2 mesi circa ho fatto capolino su facebook.
La mega offerta recitava : Degustazione romagnola di pesce per 2 persone presso il centralissimo ( si parla di Rimini ) ristorante " La canocchia" ( nome di fantasia ) comprendente antipasto misto della casa con aggiunta di vongole e cozze alla marinara, bis di primi, bis di secondi, contorno,coperto , un calice di vino e 1 bottiglia d'acqua ogni due persone, il tutto a sole 39 euro invece che 90.
Beh, ragazzi, non potendo farmela sfuggire, decidevo di aderire all'iniziativa di questo nuovo ristorante ( poi ho scoperto che è cambiato solo il nome e null'altro ) e ieri a pranzo facevo ingresso in sala unitamente alla mia dolce metà , anch'ella entusiasta e speranzosa.
Iniziamo col dire che , anche se ad occhi meno esperti poteva sfuggire, la mia meticolosa consorte notava subito che per noi ed altri detentori di Coupon i tovaglioli a tavola erano di carta a differenza di altri tavoli su cui ne poggiavano altri di candido cotone, tu chiamala se vuoi...mancanza di stile...
Modello , China Restaurant, giungeva l'antipasto , di una banalità disarmante , fettina di salmone marinato ( della coop) , seppioline tagliate a fettine ( questa volta della Conad) , sgombretto con cipolle rosse e aceto ( copriamo più che possiamo chef...) e fettina di spada affumicato ( forse Esselunga o Lidl) , e vabbè...andiamo avanti ....il primo...lo dico al singolare, infatti venivano poggiati sulla tavola due assaggi di 2 diversi secondi da dividere in due , sinceramente , quantificando il tutto non so se raggiungevano un primo piatto a testa ( se si molto scarso) , precisamente passatelli con pomodorini e pesce (?) e raviolini ( 5 e dico ...5) sempre con verdure e pesce (?) e vabbè...tirem innanz ( mi scuserà l'autore della storica frase) , il secondo promesso dal coupon era un bis di secondi con frittura di paranza e tris misto di spiedini.
A...A...A...Illusion, come cantavano negli anni 80 i famosi Immagination. Giungevano a me e alla mia oramai rassegnata mogliettina solo un pugno di , rassegnati anch'essi, totani fritti accompagnati da 4 ( ma non dovevano essere poi 3 a testa) scarsissimi ed insipidi spiedini di calamari e gamberi ( gamberi e non mazzancolle nostrane....troppa grazia S.Antonio!).
Completava il luculliano pranzo, degno della caserma Giulio Cesare di Rimini ( ma gli ufficiali mangiano meglio), un sorbetto giunto a noi direttamente da Fukushima e ...un'ottimo caffè (ovviamente fuori contratto).
Nota positiva: l'ottimo vino della casa , un'albana secco spettacolare!
Che dire amiche ed amici, se sperano che qualcuno dei 130 circa clienti che giungeranno con un coupon e riceveranno tale trattamento, trovi poi lo spunto per far ritorno nel loro locale, beh sono davvero fuori strada.
Qualità scarsa, trattamento discriminatorio e conti alla mano....risparmio non commisurato alle indicazioni dell'offerta.
Meditate gente...meditate.

venerdì 9 marzo 2012

"Invito all'ultima cena"

A cura di Romi B.


In una rivista ho letto un articolo che racconta di un'inchiesta: “Invito all'ultima cena”.
Ad undici grandi chef (tra cui il diabolico Gordon Ramsay) è stato chiesto cosa avrebbero mangiato nel pasto d'addio a questa vita.
Hélène Darroze (dell'omonimo ristorante che si trova a Parigi) ha risposto: Foie gras, caviale iraniano con panna non pastorizzata, uova con tartufo del Pèrigord, pollo arrosto nel grasso d'anatra e patatine, formaggio Saint-Nectaire, èclairs al cioccolato, torta Victoria ai lamponi e panna montata; il tutto bagnato da Chateau d'Yquem, 1973 Dom Pérignon, Pétrus, 1967 Bas-Armagnac Francis Darroze Domaine de Saint Aubin. Acqua fresca di campagna. La musica di sottofondo? Le “Suites” per violoncello solo di Bach...un'intenditrice la ragazza, soprattutto per la scelta dei dolci, o meglio del dolce. E parlo della torta Victoria perchè l'éclairs al cioccolato altro non sono che i nostri bignè e a me non fanno impazzire.
Alla sola lettura avevo già l'acquolina in bocca e mi son messa immediatamente alla ricerca della ricetta per provarla...
Il Victoria sandwich è una torta di origine inglese che prende il nome dalla regina Vittoria alla quale, si dice, piacesse molto gustarla insieme al tè del pomeriggio.
Formata da due basi di soffice pasta (detta sponge cake) è farcita con una morbida crema al formaggio arricchita da una confettura di lamponi con aggiunta di lamponi freschi o fragole. Io l'ho provata con la crema chantilly al posto della crema al formaggio perchè la preferisco ed è venuta veramente buonissima!!!!






Ecco la ricetta: per la torta occorrono 200gr di burro, 200gr di farina 00, 200gr di zucchero, 4 uova, 50ml di latte fresco intero, una bustina di lievito in polvere, una bustina di vanillina e un pizzico di sale. Per la farcitura 400gr di crema chantilly, della confettura di lamponi o fragole e 120gr di lamponi o fragole
Iniziate la preparazione del Victoria sandwich mettendo in una ciotola il burro ammorbidito, lo zucchero e la vanillina, quindi sbattete con le fruste di uno sbattitore fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete le uova a temperatura ambiente una per volta, sbattendo con le fruste e lasciando assorbire bene il primo uovo al composto prima di aggiungere il successivo. Quando avrete ottenuto una bella crema omogenea, amalgamate con un mestolo la farina e il lievito precedentemente mischiati e setacciati e il pizzico di sale, intervallando con l’aggiunta del latte. Amalgamate per bene gli ingredienti e poi versateli in egual quantità in due tortiere imburrate e infarinate del diametro di 22 cm. Infornate in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. Quando le due basi saranno cotte, estraetele dal forno e lasciatele raffreddare completamente. Ponete una delle due torte su di un piatto da portata, ricopritela con la crema chantilly poi cospargete la superficie con la confettura di lamponi, ponete al di sopra di essa i lamponi freschi e coprite il tutto con l’altra torta, proprio come un sandwich! Cospargete la superficie del Victoria sandwich con dello zucchero a velo e assaggiate immediatamente questa delizia!


E voi amici....ricevendo lo stesso ipotetico invito, che cosa rispondereste?
Sono davvero curioso di sapere quale sarebbe il vostro "ultimo desiderio" culinario.

lunedì 5 marzo 2012

MOVIMENTO NO CAV


E' proprio di questa mattina la notizia che il noto leader attivista Luca Babbà è riuscito nuovamente ad arrampicarsi sulla torre dello stabilimento Barilla di Parma  per protestare , ovviamente a favore dell'ormai noto movimento NO CAV. Si spera ovviamente che non si ripeta la sciagura avvenuta solo una settimana fa , quando l'attivissimo scalatore , dopo essersi inerpicato sempre sulla stessa cima in cemento armato, era precipitato al suolo dopo essere stato accidentalmente colpito da uno sciame di api che stavano giungendo in quel di Parma per depositare il loro carico di miele, utile per la preparazione dei rinomati frollini della casa emilina.
Ricordiamo quindi ,  a tutti coloro che non avessero seguito fin dall'inizio le vicissitudini della protesta NO CAV, le ragioni che da anni ormai spingono migliaia di coltivatori di carote della piana del Fucino, a protestare anche in maniera poco ortodossa contro oramai tutti e tutto.
I contadini della provincia dell'Aquila, nota per la produzione delle ottime carote a polpa scura lamentano da lungo tempo il totale disinteresse da parte dello Stato per la drammatica situazione delle coltivazioni e dello sfruttamento di tali risorse da parte della multinazionale della merendina che usa oramai in maniera sconsiderata i frutti del loro lavoro per la massiccia produzione di " Camille alle carote", gustosissima tortina  amata dai bimbi di mezz'Europa che però pare sia deleteria per gli infuriati coltivatori.
Da qui, la nascita del movimeto NO CAV ( No Carote a Voi ) che si prefigge di arrestare l'esportazione del tubero arancione, fuori dai confini regionali, mettendo di fatto a rischio i rapporti con i paesi confinanti che da anni fanno affidamento sugli approvigionamenti di merendine per i loro bambini.

 Ma ...un momento....c'è una notizia A.N.S.I.A. appena battuta.....Pare sia stata trovata , di comune accordo tra le parti, la soluzione ottimale che potrebbe quindi porre fine alle proteste e salvaguardare il patrimonio agricolo dei coltivatori.
E' stata a messa a punto una nuova versione della notissima tortina " camilla" che prevede l'uso delle banane ( abbondantissime in una repubblica come la nostra) al posto delle carote.
Per un'immediato riscontro viene divulgata immediatamente la ricetta ad uso di chiunque intenda in questo modo favorire il ritorno dell'ordine pubblico sul territorio nazionale.

Ingredienti:


2 banane
80 gr di zucchero
1 uovo 150 gr di farina
1 cucchiaio di lievito
3 cucchiai di yogurt intero
1 bustina di vaniglina
100 gr di burro 
sale


Preparazione:


Lavorate 80 gr di burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unite l'uovo, una banana e mezza schiacciata, la farina, il lievito, lo yogurt, un pizzico di sale e la vaniglina.
Versate l'impasto in 8 stampini monoporzione imburrati con il burro rimasto e cuocete a 180 gradi per 20 minuti circa.


Una ricetta semplice, veloce e gustosissima.......e che porta la pace!




Sono state fornite anche alcune immagini in anteprima della nuova tortina.


sabato 3 marzo 2012

Poesia ... in cucina.

Sicuramente anche il grande poeta Giovanni Battista Lalli, passeggiando tra i vicoli della sua Norcia, dopo lungo meditare e comporre, avrà sentito il desiderio di accomodarsi al tavolo di una delle tante osterie presenti nella piccola cittadina alle porte di Perugia per assaporare un piatto di quella che si può considerare una delle cucine più rappresentative del nostro paese.
Se volete, quindi, sentirvi un po poeti o solamente cimentarvi nell'ennesima ricetta inviata dalla Romina , troverete sicuramente il giusto conforto per il vostro palato in queste gustosissime PENNE ALLA NORCINA.
Ed è con gaudio , allora, che ve le propongo.

Ingredienti  x 2 persone


1 Salsiccia
125 gr. Panna da cucina 
¼ di bicchiere di Brandy o Grappa
180 gr. di Pennette
Olio d’oliva, Sale
1 Peperoncino 



Preparazione








Mettete a cuocere le penne in abbondante acqua salata. Fate rosolare la salsiccia, privata della pellicina esterna, in una padella con un pò di olio d’oliva cercando di disfarla durante la cottura con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Scolate il grasso di cottura eventualmente formato.
Aggiungete il peperoncino e innaffiate il tutto con 1/4 di bicchiere di grappa o brandy che lascerete sfumare a fiamma bassa.
Poco prima di scolare la pasta mettete la panna da cucina nella padella e, sempre a fiamma bassa amalgamate tutti gli ingredienti. Ricordate assolutamente di non far bollire la panna! Scolate la pasta e versatela sulla padella mischiando velocemente il tutto senza farlo asciugare troppo. 
Ok...siete pronti per gustare il vostro 'succulentissimo' piatto umbro...