martedì 25 dicembre 2012
Pizza ...a S.Stefano
E va bene...lo ammetto...che male c'è?
Ho rubato la ricetta al bravissimo pizzaiolo dell'Osteria de' Borg di Rimini.
E' Natale e la tradizione dice che bisogna essere tutti più buoni, quindi siatelo perdonando questo mio piccolo furto culinario, perchè dettato dall'enorme voglia di far assaggiare ai miei famigliari ciò che solingo avevo degustato in una mia notte di scorrerie enogastronomiche.
L'alternativa per oggi, S.Stefano, può essere proprio questa, LA PIZZA, se no potrete serbare questa chicca per la prossima cena con amici a casa vostra, dovete, prometto, questo connubio di sapori, piacerà certamente a tutti.
Con questa ricetta, auguro a tutti gli amici del blog, BUONE FESTIVITA', rimandandovi al nuovo anno per quel che riguarda questo mio piccolo diario enogastronomico...e non solo!
ValentinoMazzola, lascia per qualche giorno il territorio nazionale, in cerca di nuove gustose storie da raccontare.
A Presto.
Preparate la pasta come più vi aggrada, più sottile e croccante o più alta e morbida e conditela cosi':
Fate sbollentare per 5 minuti in acqua salata una testa di broccolo verde, tagliata e lavata ovviamente.
Ora, infornate la pasta e appena inizia a gonfiare toglietela dal forno ( temperatura a palla ok?!) e conditela in bianco con mozzarella fior di latte e taleggio, nonchè con i broccoli su menzionati.
Terminate la cottura e una volta sfornata ricopritela con alcune fette di speck d.o.p., Buon appetito!
Se volete gustarla direttamente in osteria, questo è il link
http://www.osteriadeborg.it/
mercoledì 19 dicembre 2012
Gnam Gnam Style...carbonara di tonno e spada
Provate a tradurre in italiano la oramai famosissima hit coreana.
Vi racconterà di una piovosa serata a Seul, capitale della Corea del Sud, in cui passeggiavo per l'affollato quartiere di Gangnam-gu, ricca e nuova zona commerciale cittadina, in compagnia del mio amico Park-Jae-Sang, in europa meglio noto con lo pseudonimo di PSY.
Erano le 21 circa e il mio stomaco, sebbene sollecitato da 2 lunghe settimane di Kimchi ( in pratica cavolo fermentato con peperoncino e altre spezie non ben individuate), imponeva una sosta per ricaricare corpo e spirito.
Ricordo ancora la nostra entrata, quasi spettacolare, al Wonjo WonHalmae Dakhanmari, indubbiamente uno dei migliori ristoranti di tutta la corea conosciuta e libera, zuppi d'acqua. E rammento ancor di più la faccia stralunata di Jim ( chissà qual'è il vero nome) ,storico proprietario, alla mia affermazione tra il serio e lo scherzoso: " stasera cucino io!"
Beh, di sicuro, gli abitanti di questa particolare metropoli non peccano di gentilezza e non so quindi con quanta convinzione in effetti Jim mi abbia subito accompagnato nell'enorme cucina che affaccia sulla secondaria sala, quella per gli avventori abituali.
Park, come suo solito, se la rideva della grossa ma io ero intenzionato a far assaggiare qualcosa che potesse unire le nostre due culture...così, in punta di forchetta.
Non devo nemmeno dirvi che al tavolo si sedette anche il gestore del locale, che dopo le prime due forchettate, gustate a palato pieno, mi domandò solo una cosa, stringendo tra le mani un bicchiere di soju." che tipo di cucina è mai questa, che unisce sapori ed elementi diversissimi tra loro in un connubio di profumi ed emozioni?".
Amici, che cosa dovevo rispondere di fronte ad un piatto di carbonara di pesce fumante?
"Questo caro Jim...si chiama Gnam gnam Style!"
A quel punto vedevo Psy ed il nostro amico iniziare a ridere e poi fermarsi e con aria soddisfatta iniziare a ripetere " Yes....Gangnam-style...yes". Non importa se al mio goffo tentativo di dare un nome ad uno stile alla base della nostra cucina ,loro avevano capito che quello poteva essere lo stile del loro innovativissimo quartiere. Sta di fatto che dopo qualche mese dalle nostre radio si odono ancora le gesta di quella sera trasposte in musica e al Wonjo WonHamae Dakhanmari si serve ancora quel piatto di pasta fatto da quello strano italiano.
Provateci anche voi.
Ingredienti:
Maccheroni o paccheri
Cipolla
Pancetta tagliata a cubetti
Una fetta di tonno e una di pesce spada
1 uovo
Un goccio di latte
sale e pepe
Tagliate la cipolla e fatela soffriggere con un filo d'olio in una padella ampia, unite anche la pancetta e fatela rosolare.
Preparate intanto l'uovo, sbattendolo con un filo di latte e salandolo a dovere.
Ora tagliate le due fette di pesce a dadini non troppo piccoli e versatele in padella a cuocere.
Cucinate al dente la pasta e dopo averla scolata unitela alla cipolla , alla pancetta e allo spada e tonno.
Girate e girate e ora versate l'uovo...e continuate a girare spegnendo però il fuoco in modo da non cuocerlo subito troppo.
Ora una bella macinata di pepe e siete anche voi del Gnam gnam style!
Avviso ai naviganti: Un blog si apre per propria ispirazione ma sono poi le piccole soddisfazioni che danno la periodica, e non, voglia di aggiornarlo.Soddisfazioni come vedere l'aumento degli amici che lo seguono e voi devo dire che siete aumentati in modo per me inaspettato...ma non vi iscrivete!
Entrate anche voi nei lettori fissi. segnatevi nell'apposita casella a destra e inviatemi commenti e consigli...che qui sono sempre i benvenuti.
Vostro ValentinoMazzola
venerdì 14 dicembre 2012
ROTOLO DI PASTASFOGLIA RIPIENO DI FUNGHI E SCAMORZA. Sottotitolo: gli opposti non mi attraggono
Ieri sera è ufficialmente iniziata la seconda stagione della competizione tra cuochi amatoriali più famosa d'Italia: Master Chef ed io me la sono persa.
Intendo dire che mi sono perso la prima puntata, causa cena di lavoro. Essendo per di più, io, uno degli ultimi 3 possessori in tutta Italia dell'obsoleto decoder SKY prima versione, non ho nemmeno potuto registrarla.
Non mi fascio di sicuro la testa più di tanto, in quanto oggi sono già partite le 50 repliche giornaliere tramite le quali anche gli sventurati come il sottoscritto possono rapidamente mettersi alla pari della folta comunità culinaria internettiana.
Comunque...dicevo...ieri sera, per la serie: non si finisce mai di inorridire, oltre al danno della mancata visione televisiva si è unita anche la beffa di una cena terribile in un locale riccionese che definire " ristorante "sarebbe inappropriato.
La presenza di un amico-collega affetto da celiachia mi ha spinto ad avventurarmi alla scoperta di questo posto , poichè presente su alcune guide dell'associazione che riunisce le persone che non possono assumere glutine in nessuna forma.
Non voglio infierire , poichè con il solo fatto di aprire e far entrare avventori, i proprietari si stanno già ledendo a sufficienza.Avrei preferito 1000 volte , spaparanzato sul divano , con una moretti e una pizza surgelata tra le mani, ammirare i più orrendi piatti presentati ai tre giudici da improbabili cuochi in erba piuttosto che doverne mangiare di simili per tutta la serata.
Ma...a tutto c'è rimedio e la cura questa volta arriva da molto vicino. Non si tratta di particolari funghi guaritori o di fiori di bach in grado di riequilibrare la mia oramai riconosciutissima instabile psiche. No amici, vicini e lontani, sembrerà strano ma la mano tesa è stata quella della mia dolce metà che con calma e comprensione, leggendomi sul volto un'espressione degna di Cadorna di rientro da una gita a Caporetto, mi ha proposto di cucinare qualcosa in tandem...e non qualcosa a caso, bensì uno dei suoi cavalli di battaglia ( per rimanere a Caporetto).
Allora amici, seguite le facili istruzioni e preparatevi a gustare un fantastico piatto che può fungere da antipasto ma anche da portata principale, poichè ricco di ingredienti e di sapore.
Intanto, procuratevi una pasta sfoglia al supermarket ( aaaaah cominciamo bene! )
Poi a seguire gli ingredienti e cioè:
Funghi champignon ( una confezione basta e avanza, questi, freschi mi raccomando)
4 fette di prosciutto cotto
1 scamorzina affumicata
3 cucchiai di passata di pomodoro
sale,pepe e ....una birra rossa ( fidatevi ! )
Pulite e tagliate a fette i funghi, metteteli a stufare in una pentola ampia e quando iniziano a d ammorbidirsi, sfumate con un quarto di bicchiere di birra e aggiungete il pomodoro.
Aggiustate di sale, macinate abbondante pepe e chiudete con il coperchio facendo terminare la cottura e asciugare il composto. intanto che attendete, bevete il rimanente della birra ( passo importantissimo della ricetta ).
Quando tutto è pronto, fate raffreddare i funghi e stendete la pasta sfoglia su di un tagliere.
Ora...versate il preparato dalla pentola sulla sfoglia in maniera abbondante.
Adagiate sopra il prosciutto e sopra di esso la scamorza tagliata a fette non troppo sottili.
Chiudete bene la sfoglia e infornate a 180 gradi per circa 20 minuti e comunque fino a doratura del rotolo.
Buon appetito.
sabato 8 dicembre 2012
T - FACTOR
Amanti della musica e dell'ormai famoso talent-show, non sentitevi del tutto orfani, perchè da oggi c'è un nuovo programma che se vorrete vi accompagnerà per tutto l'inverno, regalandovi emozioni , momenti di gioia e di piacere...sopratutto!
Inizia quest'oggi ,sulle nostre tavole, T-FACTOR, fattore TRIGLIA.
Dovete sapere che questo simpatico pesce dalle sfumature rossastre da molto tempo occupa lo scalino più alto del mio personalissimo podio dei pesci più amati e anche più utilizzati, come ben sa chi ha avuto modo di partecipare alla cena svoltasi circa 1 mese fa al ristorante " La Marianna" di Rimini, dove il mio personale menù, proposto in esclusiva, vedeva come primo piatto proprio quello che ora vengo a proporre anche sulle pagine digitali di questo mio diario enogastronomico...e non solo.
Gli ingredienti sono di semplice reperimento ed economici, in linea con la spending review casalinga.
Orecchiette con sugo di triglie, pomodorini e finocchietto selvatico.
le mazzancolle a fianco le ho marinate e accompagnate con lo zenzero caramellato....eccezionali! |
Ingredienti per 4 persone:
12 triglie
12 pomodorini ciliegino
1/2 chilo di orecchiette
pochi pinoli
sale, pepe e mezzo bicchiere di vino bianco.
aaaah dimenticavo....del finocchio selvatico ( basilare )
Sfilettate le triglie ( questo lo dovete saper fare voi, non posso speigarvelo...e non ne ho nemmeno tanta voglia sinceramente ), ora in una pentola abbastanza ampia soffriggete cipolla e sedano poi buttate i filettini e fateli cuocere ( dopo poco vedrete che si spezzano in mille parti ). Sfumate con il vino e aggiungete i pomodorini. Aggiustate di sale e pepe, buttate in pentola un rametto di finocchio selvatico e una manciatina di pinoli.
Il grado di cottura del sugo lo riconoscerete appena vedrete appassire i pomodori, poco mi raccomando!
Ve lo devo dire che nel mentre avete fatto cuocere la pasta in acqua salata? ah ecco!
Fate saltare le orecchiette per un minuto nel sugo ( quindi levatele 1 minuto prima ne ) ed ecco che adesso le potete anche ...mangiare.
P.S. se il rametto di finocchietto è sottilissimo e fresco lo potete lasciare anche in impiattamento se no levatelo.
quello è un ramo di finocchietto selvatico, reperito in giro a Rimini |
Sarò banale ma a me, pasteggiare con le bollicine, piace tanto. Questo è stato il mio accompagnamento
martedì 4 dicembre 2012
E.R. cuochi in prima linea.
Più che un amico...direi un fratellino minore. E' così che ho sempre sentito Luca, nonostante una palese diversità caratteriale, io più esuberante ( forse troppo ), lui più calmo e gentile.
Eppure , adesso, a distanza di qualche decennio, me lo ritrovo Dottore ( in ginecologia ) e Ufficiale Medico della Marina Militare Italiana. Si avete capito bene, un 'UFFICIALE GENTILUOMO, e oserei dire con le mani...in pasta!
Ma che avete capito, intendevo dire che oltre alla brillante carriera, Luca ha dato spazio anche alla sua passione per la cucina, che lo vede quest'oggi protagonista della ricetta di pasta, inviatami da lui...solo per i lettori del blog.
E come nella pura tradizione di questo diario culinario...ricevo e propongo direttamente dall'originale.
P.S. Per qualunque donzella avesse fatto un pensierino sul mio amico: E' FIDANZATISSIMO...spiacente.
Per due... sugo abbondante, fatta oggi: 10 pomodorini sott'olio, 6 capperi sotto sale, 10 olive taggiasche sott'olio, 1 scalogno. Spaghetti integrali . Sale integrale di Trapani , olio di olive taggiasche.
Preparazione: taglia il pomodorini a pezzettini sul tagliere mentre fai dorare la cipolla nell'olio taggiasco. Butta la pasta in acqua salata con il sale delle salin
e trapanesi. Aggiungi i pomodorini ed i capperi e fai saltare per 5 minuti senza ovviamente aggiunta di sale, poi aggiungi le olive taggiasche intere denocciolate gli ultimi 3 minuti. Ed è esattamente il tempo di cottura degli spaghetti. Scola e dai un ultima saltata nella padella dove hai preparato il sugo.
Oggi ho abbinato un cuvè di pinot grigio e bianco delle venezie. Soddisfacente primo veloce dopo lo smonto notte! :-)