giovedì 18 aprile 2013

Gamberoni alla gallipolina




Sono tante le specie che popolano il mare.
Avete mai fatto caso, guardando un documentario su qualche rete specializzata, a come i pesci nuotano sempre impavidi, non facendosi particolare cruccio di ciò che potrebbe attenderli dietro una pietra o una grossa calcificazione di corallo.Loro dirigono verso quella che ritengono essere la giusta metà, anche se essa si trova in una parte di mare od oceano particolarmente ricca di predatori o se vi è da faticare a causa della forte corrente avversa.
I pesci sanno che è giusto comportarsi così, perchè solo così la loro specie potrà perdurare e perchè forse sanno anche inconsciamente che il risultato finale comporta sempre dei rischi , anche incalcolabili.
Poi però nel mare ci sono anche i gamberi, un tipo di abitante degli abissi che preferisce non rischiare molto e  raggiungere la propria meta camminando all'indietro.
Non so perchè ma stando qui , davanti alla televisione, a seguire in diretta l'elezione del nuovo Presidente dello stivale, mi vengono in mente i gamberi.

Facciamo una cosa amici, i gamberi questa volta mangiamoceli e cuciniamoli come fanno in Puglia.
Questo mese, l'abbinamento per un'eccezionale bollicina d'oltralpe,GUINOT BLANQUETTE DE LIMOUX sono i preziosi
                                                     Gamberoni alla gallipolina


Ingredienti:

Gamberi , freschi e grossi ( io ho usato delle mazzancolle locali)

sale grosso ( ho utilizzato quello delle saline di Cervia, provatelo,dolce, non copre i sapori ma li esalta)
olio extravergine
pepe bianco
sale fino
aneto fresco




Create un letto di sale grosso su di una  ampia pirofila, stendetevi i gamberoni lavati ed asciugati e ricopriteli con altrettanto sale.
Fateli cuocere per 5 minuti a 220 gradi in forno ventilato poi tirateli fuori e controllate che siano cotti( non stracotti mi raccomando se no non riuscirete a sgusciarli bene ).
Preparate un pinzimonio con l'olio un pizzico di pepe e sale e un pò di aneto sminuzzato.
Ora, sgusciate i gamberoni e serviteli con una ciotolina con l'olio per ogni persona che potrà in questo modo intingerli in essa e gustarli.
Semplici e buonissimi.

Visionate la scheda-video del vino , curata dallo staff di Made in Vino.




P.S. Mi sembra di aver sentito il nome di Rocco Siffredi.

Piccola Tartare di Salmone...della saggezza!



"Esisteva in Irlanda,sull'isola di Skye , un pozzo sacro, fonte inesauribile d'ispirazione.
Ed esistevano intorno a questo pozzo, nove vecchi noccioli che ogni sette anni lasciavano cadere un frutto all'interno del foro che portava all'acqua.
La leggenda vuole che un salmone , riuscito nell'intento di mangiare tutte e nove le nocciole cadute dagli alberi e divenuto quindi portatore di infinita conoscenza, divenisse il principale pallino di Finn Eces, poeta irlandese che per ben sette anni cercò di pescare il pesce e riceverne quindi la saggezza gustandone le carni.
Una volta catturato diede incarico al suo servo Fionn  di cucinarlo per lui, in quanto, sebbene giovane, ottimo cuoco.
Fionn, durante la preparazione,  si scottò il pollice versando del grasso bollente del pesce che stava cucinando e subito si portò il dito alla bocca al fine di alleviare il dolore.
Quando il servo portò il cibo al tavolo del suo padrone, Finegas ( Finn Eces) intravide negli occhi del ragazzo un fuoco che mai aveva visto ardere in nessuno,il fuoco della saggezza. Subito interrogò il giovane che dopo aver negato di aver assaporato le carni del salmone,dovette ammettere di averne gustato il sapore.
L'enorme saggezza ricevuta da Fionn gli permise così di diventare il Leader dei Fianna, eroi del mito Irlandese".
Beh , non ci crederete ma l'altro giorno, passeggiando lungo le sponde dell'Uso, in località San Mauro Pascoli, mi sono imbattuto in un enorme salmone che placido se ne stava lì, a riposare dondolato dalla leggera corrente che spinge l'acqua fino al mare.
Senza farmi sentire...tac...e il gioco era fatto. Salmone fresco per me e per i miei amici.
Non sto certo qui a dirvi che a fine cena eravamo tutti in grado di disquisire sui temi fondamentali dell'essere  e della vita e probabilmente nemmeno su quello di cui normalmente discorriamo sul finire delle nostre serate. Forse questo lo si doveva non tanto al salmone "non saggio" ma piuttosto al vino "abbondante" che lo ha accompagnato....nell'ultimo suo viaggio.

                                                                 Tartare di Salmone ...saggio.

Ingredienti:

Filetto di salmone 400 gr.
1 cucchiaino si senape francese in grani
1 limone dolce
mezzo cucchiaino di aneto fresco
olio ( non troppo aggressivo )
sale
pepe bianco
1 cipollotto bianco



Tagliate, "a coltello", in piccoli cubetti il salmone fresco,lo stesso per la cipolla.
Sminuzzate l'aneto ed ora in una terrina abbastanza grande amalgamate questi elementi aggiungendo il succo del limone, tre cucchiai di extra vergine di oliva, un pizzico di sale e una buona grattata di pepe bianco.
Aggiungete un cucchiaino abbondante di senape.Rimestate un'ultima volta e mettete in frigo a riposare per 45 minuti.
Se volete ( suggerimento dell'Arianna ), accompagnate con una patata americana e del pane di segale.

Questo piatto, da gustare magari in giorni di festa o in occasione dei primi soli primaverili, ben si accompagna
a delle ottime "bollicine italiane". Quale migliore occasione,quindi, per farsi accompagnare nell'ennesimo viaggio alla scoperta delle eccellenze italiane da quei ragazzacci di Made in Vino, che quest'oggi propongono un "Brut" di Luigi Coppo. Cliccate e seguite la video-guida degustazione di Christian e Filippo.Cin cin a tutti!



P.S. Le ultime parole famose: Non stare a portare la macchina fotografica che con l'Iphone le foto vengono da "Dio".                               Fabri


mercoledì 17 aprile 2013

Gnocchi e ...gnocche !



Chiedo da subito venia alle mie amatissime ed indispensabili lettrici ma prego anche queste ultime di proseguire nella lettura di questo nuovo post de "Il Tovagliolo di ValentinoMazzola", assicurando loro l'approccio del tutto laico e oserei dire addirittura scientifico all'argomento.
Vedete, lo spiego in special modo per le persone che non risiedono nel capoluogo romagnolo, la città di Rimini da sempre è vista in Italia e all'estero come un luogo vocato esclusivamente al divertimento, alla perdizione ( o al ritrovamento,dipende dai punti di vista ), al disinibizione ( si può dire vero?!) mentale e carnale. Luogo per antonomasia, dove mente e corpo si rigenerano dopo estenuanti mesi lavorati in afose e grigie città. Ebbene si amici, Rimini è tutto questo , ma anche di più. Si vada oltre le dicerie che catalogano la "Ibiza" italiana come un connubio tra piadina e patata, tra spiaggia e gnocca, tra sole e sesso.
La spinta innovativa arriva ovviamente dai nostri brillanti amministratori, che ben consci delle propensioni della propria cittadinanza, soverchiano l'immaginabile risposta che ogni sindaco darebbe puntando a smentire   i luoghi comuni e creano una sorta di zona franca, un'ideale habitat, direi quasi un microcosmo dove la "gnocca" può vivere il suo stato in totale serenità e sicurezza, facendo affidamento sull'abitudine del maschio riminese ad esserne totalmente attorniato oramai non solo nei fatidici 3 mesi estivi.
Ed è proprio puntando a questo nuovo aspetto cittadino che a differenza di altre "noiose" città dove si spinge ,contro natura direi, il proprio "civis" a frequentare pesanti mostre in cupi musei, i nostri organizzatori propongono ad esempio la settimana inaugurativa della collezione estate CALZEDONIA.
E' un piacere vedere la specie "gnocca" potersi finalmente muovere libera in un ambiente a lei familiare.
Da ogni parte d'Europa , questi splendidi esemplari di giovine donna, sono giunti a noi e nel più totale stupore della macchina organizzativa e del nutrito staff della security ad essi riservato, hanno iniziato ad approcciarsi con la città e con i suoi abitanti nella maniera più naturale possibile.
Bando quindi alle "plasticosissime" serate in "plasticosissimi" privè di "plasticosissime" discoteche e avanti con  rigeneranti e soleggiate escursioni al parco di giorno e rilassanti passeggiate con annessa piadina sul pur sempre movimentato lungomare riminese, accarezzate solamente da qualche apprezzamento degli oramai abituati romagnoli che , più per vezzo che per voglia, non lascerebbero mai tornare una ragazza in patria senza almeno un..."oscia ad burdela!"

rilassatisssssime !


Siccome non voglio si dica che , specialmente in un momento dove il politicamente corretto viene invocato da più parti, il sottoscritto non rispetta la par condicio, anche per le amatissime donne in questo post si parlerà di "gnocchi".... prendere carta è penna!

                                         Gnocchi con patate,zucchine e fiori di zucca

Ingredienti x 4 persone

Gnocchi ( 1 Kg direi )
1 patata 
1 zucchina
6 fiori di zucca
200 gr di panna da cucina

Iniziamo....
Preparate un leggero soffritto di cipolla in pentola e mettetevi la patata tagliata a cubetti piccoli a rosolare.
Aggiungete anche la zucchina sempre a cubetti e lasciate stufare qualche minuto.
Unite ora la panna e a bollore buttatevi dentro i fiori di zucca tagliati a strisce, per 1  minuto e non di più.
Scolate gli gnocchi e passateli in padella per gli ultimi 2 minuti aggiungendo sale se necessario e una bella macinata di pepe.
Fatemi sapere...buon appetito.

P.S. un ringraziamento particolare a Pasquale per le foto.

Tanto per cambiare qui ci starebbe bene anche una bella birra bionda fresca.Io vi consiglio questa per sentirvi anche voi qui in Romagna.

venerdì 5 aprile 2013

Le stelle san di panna




Ultimamente il cielo sopra il belpaese non ha permesso a quasi nessuno di noi di poter godere delle prime romantiche serate stellate. Dopo un'impervio inverno ci si augurava di iniziare a stemperare ossa e anima tra i caldi raggi primaverili di giorno e le tiepide nottate e invece...
Oggi nel 37 esimo ValentinoMazzola Day ( nel senso di compleanno e non di giornata organizzata per mandarmi a quel paese ) ho deciso di prepararmi il dolce da solo, perchè sempre valido è il motto: chi fa da se fa per tre.
Preparazione davvero semplice e veloce ma risultato strepitoso garantito.

                                                               Le stelle san di panna

Ingredienti:

biscotti "pan di stelle" ( tanti quanti ne volete preparare )
panna fresca da montare
Nutella
latte

Preparazione:

Prendete i biscotti e bagnateli nel latte freddo ( non troppo , non dovete inzupparli )
Ora montate la panna fresca o a mano o con un frustino elettrico.Cercate di renderla il più densa possibile senza però smontarla.

notare le presine modello "nonna Papera"


Ora ponete i biscotti su una superficie e spalmate l'interno del primo con un'abbondante strato di nutella, poi con un'altrettanto abbondante di panna e richiudete a panino con l'altro biscotto.Ripetete il gesto all'infinito.
Ora lasciate riposare in frigo per qualche ora ma toglieteli almeno 30 minuti prima di servirli in tavola.
Vietato ai diabetici.

non abbiate paura di abbondare

Ragazzi di Made in vino che cosa ci abbiniamo?
E voi amici del " Tovagliolo" che cosa berreste con questo dolce?Scrivetemelo.