Spero che abbiate tenuto, risparmiato, qualche foglia di basilico da quest'estate.
Magari congelata? Noooo, le avete tutte usate per creare delle bellissime composizioni artistiche da appendere sopra le porte , dimenticando che a capodanno non ci si bacia sotto il basilico ma sotto il vischio?!
Allora non resta alternativa, dovete pazientare e scartando i padri e le madri in fibrillazione alla ricerca del regalo perduto, portarvi al mega galattico Centro Commerciale ed acquistare l'erba aromatica o in forma di foglie o direttamente in vasetto , da accudire e velocemente utilizzare.
Sapete, è importante il basilico per fare un buon pesto ligure.
Ma che banalità ValentinoMazzola!
No, nessuna banalità, vista l'orda di barbari che si avventano agli scaffali del fresco nei vari ipermarket, agguantando soddisfatti il barattolino di "pesto originale alla genovese" che la foglia in questione forse l'ha intravista appena prima di di essere sigillato nel mega stabilimento di Caserta( nota località in provincia di Savona).
Quindi.....prendete nota degli ingredienti qui sotto e poi leggendo il procedimento , preparatevi un vero Pesto ligure:
Basilico ( grande quantita, dipende da quanto ne dovete preparare, abbondate tranquillamente)
Pinoli
Aglio ( ne basta davvero pochissimo, se esagerate metà della popolazione mondiale vi manderà a quel paese)
Parmigiano Reggiano
Pecorino ( diciamo in proporzione di 1 a 2 con il Parmigiano)
Olio extravergine d'oliva ( anche qui non lesinate ma attenti a non esagerare se no diventa modello Buitoni)
Sale grosso ( poco eh!!)
Certo se gli ideatori della ricetta, risalente all'800 mi sentissero anzi mi leggessero mentre vi consiglio di usare un tritatutto per fare il pesto, forse , viste le tecniche dell'epoca, mi esporrebbero alla gogna nella piazza principale di Bordighera alla mercè di avari e ferocissimi cittadini rivieraschi ma.....siccome nessuno di loro puo' farlo...ve lo dico.
Se non avete circa mezzo pomeriggio libero e specialmente non intendete andare dal fisioterapista a farvi curare il tunnel carpale, usate pure il comodo elettrodomestico, l'importante è che tale marchingegno sia in grado di tritare grossolanamente , rendendo più gustoso il vostro pesto e dandovi la possibilità di mentire davanti ai vostri commensali che vi chiederanno " ma l'hai fatto nel mortaio di marmo?" , " "certo certo Besugo!"
Non ha davvero importanza quale ingrediente mettete prima nel contenitore, io consiglio di creare un letto di olio e basilico tritato in modo da poter controllare sempre il colore, verde intenso ma non fluorescente, e il sapore che deve, si esaltare i formaggi e i pinoli ma mai togliere protagonismo alla foglia verde che ricordiamoci fa da padrone di casa nella ricetta.
Di aglio se ne abbisogna davvero poco, evitate di uccidere vampiri in giro per le colline di Morciano.
Quando la consistenza e un po' meno liquida di una crema e non è troppo lucida ( sintomo di troppo olio) allora il pesto è pronto.
Mi raccomando utilizziamo sempre gli ingredienti a temperatura ambiente, quindi toglieteli dal frigo almeno un'ora prima.
Se poi volete una variazione davvero gustosa e tradizionale, potete fare il pesto ricco, come lo chiamano in liguria, che poi forse è il vero pesto.
Durante la cottura della pasta aggiungete gli ultimi 5 minuti, nell'acqua anche una patata tagliata a cubetti e in acqua separata invece lessate una manciata di fagiolini privi delle estremità.
Benissimo , scolate il tutto e unite il pesto e i fagiolini........belin che buono!
Nella sezione video,a fianco a destra, ho inserito qualcosa inerente il vino Pigato, eccellente bianco ligure.
Si sposa benissimo con le trofie o le trenette , pasta ideale per il pesto ligure.
Attendo commenti.
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