Svegliarsi la domenica mattina, presto, con l'intenzione dopo una buona colazione di poter godere di quel tiepido sole che in questi giorni faceva capolino dietro le pochissime nuvole e quindi spingersi a fare una sana e rigenerante passeggiata sul porto canale di Cesenatico o nel centro storico di Santarcangelo, stando ben lontano dai caldi ma sintetici centri commerciali.....si è rivelata speranza vana.
Una gelida e umidissima aria che dopo pochi minuti iniziava a congelarmi naso e zigomi mi ha portato a ripiegare in buon ordine tra le mura domestiche a riscaldarmi con una tazza bollente di the ( infrè, perchè fa bene qui e....qui) e ad escogitare un diversivo festivo per evitare di passare l'intera giornata stravaccato sul divano alternando continuativamente lo stato di semiveglia a quello di catalessi di fronte ai noiosissimi programmi finanziati dalla rapina di stato chiamata canone Rai.
Guardando fuori, i tetti biancastri e i prati ghiacciati, solo una parola risuonava insistentemente nella mia testa: POLENTA....POLENTA.....POLENTA......e polenta sia allora, che diamine!
Amici mie, io tante volte, do, proponendovi le mie ricette o quelle dei colleghi cuochi-lettori ( tutti voi potenzialmente intendiamoci) per scontata la capacità di chiunque a preparare quelle che sono le basi della cucina , per lo meno quella semplice e popolare di cui mi sento portatore in queste mie umili pagine su web.
Basi che, badate bene, anche io , come tutti , ho dovuto apprendere da altri e poi con impegno e passione migliorare,per arrivare a quella attuale che sicuramente e solo l'inizio di una strada che spero mi porterà a divertirmi sempre più con padelle e scodelle.
Detto ciò...ciò detto: la Polenta.
Parliamo di quella Bramata, cioè la rustica.
La preparazione vi impegnerà per circa un'ora e abbisognerete di
1/2 kg di farina di mais bramata
4 litri di acqua ( non ferrarelle please!)
un pò di sale.
STOP
Ora, in una pentola molto capiente ( certo il paiolo in rame sarebbe l'ideale, ma dubito che la maggior parte della popolazione lo detenga in casa, se mi sbaglio, tutti col paiolo!),fate bollire l'acqua, salatela appena raggiunge la temperatura, riattendete il ritorno delle bolle e poi...aggiungete la farina , piano piano e sbattendola continuamente con una frusta per evitare il formarsi del nemico numero uno della polenta, i grumi.
Continuate con la frusta ma poi dopo 5 minuti passate al cucchiaio da cucina .Il momento giusto per l'avvicendamento e quello in cui si passa dagli schizzi di polenta incontrollabili appena non la girate più, ad una leggera solidificazione...quello è il momento giusto.
Benissimo, ora armati di pazienza.....o per i più fortunati di un paiolo elettrico, continuate così per 45 minuti fino a quando noterete la polenta sui bordi della pentola staccarsi e inabissarsi al centro .
Solo ora potete smettere di girare ( sempre nella stessa direzione mi raccomando) e rovesciare la vostra creatura su un tagliere o un piatto da portata.
La vedrete ben densa e fumante e quindi potrete ,se vorrete , renderla concia , sciogliendo al suo interno un bel pezzo di Fontina Valdostana e un grosso tocco di burro e ripassandola in forno per circa 10 minuti.
Se invece volete gustarla come accompagnamento alla carne allora vi consiglio una salsiccia cotta nel pomodoro con un bicchiere di vino rosso e abbondante pepe.
Sono comunque tantissime le ricette inerenti la polenta, così come i tipi, quindi magari divertirsi a spulciare un vecchio libro della nonna o un nuovissimo sito internet di ricette per poi dilettarsi nella preparazione di questo piatto squisitamente invernale, può essere davvero un bel modo per passare qualche ora in allegri e soddisfazione.
Per quel che riguarda l'accompagnamento enologico, io consiglio un vino con un certo "polso" diciamo ( per non usare tutti quei termini da sommellier, scusa geppe) e lascio qui di seguito i link di quelli che secondo me si addicono meglio a questo "non leggero" piatto.
http://www.langhevini.it/pagine/ita/denominazioni/barbera-alba-doc.lasso
http://www.comune.dogliani.cn.it/la_citta/bottega_del_vino_dolcetto_di_dogliani/dolcetto_di_dogliani/
http://www.giovannamadonia.it/ombroso.htm
P.S. Messaggio per il mio amico Luca: la tua ricetta troverà spazio a breve e sarà un successone.
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