Pescara , CHE SORPRESA.

by 17:14 2 commenti
Quando ci si trova in giro per lavoro e si e' stanchi dopo aver guidato verso sud per troppe ore, ore dettate da un autostrada che ti sequestra, con i suoi lavori in corso, i suoi autovelox e le sue curve degne di una provinciale appenninica, si sogna solo di trovarsi di fronte un buon materasso, in una bella e confortevole camera d'albergo, magari in centro storico e con vicino qualche tipico ristorantino che ti permetta di cenare dignitosamente senza stancare ulteriormente le membra.
Ma questa volta, la vicinanza di un mio amico e concittadino in esilio a Pescara, mi ha spinto a scendere a valle da quella strana e affascinante Chieti che mi ospitava ,per raggiungerlo e andare a scovare insieme un locale che ci facesse ricordare  la serata abruzzese.
Non ci e' voluto molto per capire che l'esperienza pescarese ci avrebbe segnato profondamente.
Non so se un giornalaio possa essere ritenuto credibile come esperto gastronomico fatto sta' che il consiglio di "aperitivizzare" al bar "MIX" di C.so D'Augusto (mi ricorda qualcosa) si e' rivelato a dir poco azzeccato.
I competentissimi proprietari, forse fratelli, forse gemelli, comunque si assomigliano molto, dopo averci portato 2 piatti di Stuzzichini ( con la s maiuscola poiche' da leone d'oro a Venezia) ci hanno deliziato e preparato il palato con una selezione di Montepulciano (rosso tipico della zona...ma che lo dico a fare) che gravitando tra i 13.5 e i 14 gradi ci ha subito fatto comprendere a cosa andavamo incontro nel proseguo di serata.
Non ci sono voluti molti passi per giungere nel luogo che ci avrebbe definitivamente fatto capitolare.
Infatti nel poco distante C.so Manthone' , i nostri due prodi facevano l'ingresso alla TAVERNA 58.
Signore e Signori.....qui non si scherza affatto. O meglio...si scherza...con i cortesissimi camerieri che in maniera professionale ma  decisamente informale ci hanno fatto accomodare al tavolo (prenotate gente...prenotate) e dopo poco ci hanno portato un cocktail di benvenuto consistente in un bicchiere Martini colmo di pomodorini e piccoli crostini ammorbiditi e conditi con un ottimo olio della zona, un modo soft e gentile di darci il benvenuto. Che dire....non volevate mica che ci esimessimo dall'ordinare, per iniziare, un antipasto tipico abruzzese( il nome preciso non lo ricordo...iniziamo bene!), composto da un formaggio di vacca salato, salami tipici, un prosciutto di montagna degno di residenza a Parma, degli arrosticini che tuonavano e udite...udite....un pate' di fegato d'anatra muta ( specie particolare) il tutto accompagnato da burro casereccio e crostini meta' abbrustoliti e meta' insaporiti agli agrumi. Beh...beh.....e gia' qui.....il Signor Giovanni, proprietario, meritava una stretta di mano.....ma il bacio sulla bocca sarebbe arrivato poco dopo...con i tagliolini alla chitarra con porcini e tartufo. Non so voi, ma quando leggo tartufo, molte volte mi viene in mente l'olio o quelle improbabili cremette aromatizzate che si trovano in tutte quelle finte-sagre di paese. Costosissime e prodotte probabilmente  negli stabilimenti Eni in una non meglio precisata localita'. Nooooo, Signori e Signore.........qui il tartufo ce l'hanno grattato sopra direttamente al tavolo e anche in dosi da camionista, dosi che peraltro ricalcavano quelle dei porcini che sembravano spuntare direttamente dal sottobosco nel nostro piatto. Goduria allo stato puro. Goduria prolungata dall'accompagnamento di un ottimo vino "La Prima Vigna " annata 2005 della cantina Minnucci di Bucchianico (ridente paesello nei pressi di Chieti, ridente per via del vino credo), annoverato in lista vini con la denominazione "illustre sconosciuto".
Sapete quando il cameriere o sommelier vi irrita enunciando a voce alta, tutte il negozio di frutta e verdura che riesce a sentire annusando il tappo della bottiglia da 28 euro che vi ha appena stappato? Irritazione che sale quando poi voi non sentite nient'altro che un buon vino e vi chiedete quindi se ai corsi per degustatori oltre al vino fanno degustare anche altro? Beh....beh...qui la prugna( credo della California) e la confettura le ho sentite davvero. Ottimo vino...a 12 euro (incredibile). 
Il Gran finale che e' valso tutta la cena( la stanchezza era gia' sparita all'aperitivo) lo ha regalato il mitico Patron , Giovanni. ZABAIONE con Marsala, preparato direttamente al tavolo con fornello , casseruola di rame e frusta. E il valore aggiunto: il sorriso di Giovanni che ammetteva di sentirsi importante e partecipe della nostra cena offrendoci dimostrazione della sua abilita' e del suo amore per il mestiere che comunque si ritrova in ogni dettaglio del ristorante e dei piatti, curati alla perfezione senza farlo notare.Imperdibile, è l'unica cosa che mi viene da dire.Se passate per Pescara e vi volete davvero bene, fatevi un regalo, fatelo per voi, andate alla TAVERNA 58 . 35 euro davvero spesi bene.

2 commenti :

  1. Bella recensione.
    Un imbocca al lupo con il blog

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  2. è bastata una breve telefonata per capire come effettivamente il vino a voi propinato derivava da una buona cantina.....

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